I trend delle vendite eCommerce nel Largo Consumo

redazione clickandshop by Retailtrend.it – I dati delle vendite relativi al canale eCommerce e provenienti dal panel IRI, che include operatori appartenenti alla grande distribuzione organizzata in Italia, tra cui Esselunga, Carrefour, Selex, Unes, Bennet, Iper la Grande I, Pam, Auchan e pure player come Amazon e Supermercato24, certificano che il mercato dei prodotti di Largo Consumo Confezionato avrà un valore di oltre 400 milioni nel 2018, con tassi di crescita sull’anno precedente superiori al 40%.

Sono le prime evidenze derivanti dalla esclusiva soluzione di misurazione continuativa delle vendite online per i mercati del largo consumo. IRI renderà disponibili nel corso dei prossimi mesi ulteriori moduli di approfondimento di questo servizio includendo anche la misurazione di canali specializzati. In un contesto di generale stagnazione dei consumi – sottolinea IRI –  diventa quindi più che mai interessante conoscere le dinamiche e le politiche commerciali di questo canale che può diventare una opportunità di recupero delle vendite mancate nei negozi fisici.

Guardando nel dettaglio, il dato riscontrato da IRI, presenta un giro di affari ancora contenuto rispetto a quello generato dai negozi fisici (circa l’1% dei consumi grocery), ma evidenzia il fatto che la crescita del canale online, acquista particolare rilevanza in mercati poco dinamici.

Analizzando i dati a livello di categoria emerge una maggiore predisposizione all’acquisto online per i mercati dell’igiene e cura persona. Le categorie più importanti da un punto di vista di fatturati si confermano tuttavia quelle del grocery alimentare e delle bevande.

Altra evidenza riscontrata, da IRI è sui prezzi: quelli applicati sulle vendite online sono generalmente superiori al canale fisico, anche sulle categorie più importanti, con comportamenti eterogenei tra operatori.

Inoltre, si rileva che i consumatori, tendono ad acquistare formati più grandi, rispetto a quelli che acquisterebbero sul punto di vendita tradizionale (in media di 1,7 volte), favoriti sia della consegna a domicilio, che dal servizio di ritiro presso il punto vendita (drive).

“Il digitale rappresenta per tutti gli operatori una opportunità reale di sviluppo per i prossimi anni – ha commentato Angelo Massaro, amministratore delegato di IRI in Italia – l’online non è uno scenario prospettico ma un fenomeno che sta già cambiando profondamente i consumatori, il contesto competitivo e il modo di fare impresa. A nostro modo di vedere, è fondamentale oggi, conoscere quote dei produttori, delle marche fino alla singola referenza, confrontandoli con il mondo dei punti di vendita fisici con un dettaglio settimanale, andando oltre le stime o dichiarazioni ed utilizzando dati reali di vendita”.