L’e-commerce continua a crescere a livello mondiale (GfK)

clickandshop by Retailtrend.it – Nella prima metà del 2018, l’e-commerce è arrivato a pesare circa un terzo del valore totale del mercato Technical Consumer Goods a livello mondiale.

In Europa* la quota dell’online è ancora ferma sotto il 25%, ma risulta comunque in crescita (era il 21% nel 2015). Anche in Italia la quota dell’online cresce, ma è ancora ferma al 12,5%. La situazione potrebbe cambiare presto, dato che il canale online sta vivendo un momento di forte trasformazione in Europa.

Questi i principali trend del mercato dei TCG presentati da GfK in occasione di IFA 2018 a Berlino.

A livello regionale, l’APAC e soprattutto la Cina continuano a guidare le vendite online di TCG. Nella prima metà del 2018, in Cina le vendite online sono cresciute di quasi il 23%, attivando a pesare oltre il 30% del mercato.

Un risultato ancora più straordinario se si considera che il tasso di penetrazione di Internet in Cina è ancora relativamente basso (55%). Nei prossimi anni, gli investimenti per la digitalizzazione previsti in Cina porteranno grandi opportunità per la crescita dell’e-commerce.

E-commerce: accelera il mercato europeo

In Europa (18 Paesi*) la quota dell’online è ancora ferma sotto il 25%, ma le diverse categorie di TCG mostrano dinamiche diverse. I consumatori europei, in generale, sembrano più aperti a comprare sul web prodotti IT (share online: 38%) rispetto ad altri tipi di dispositivi.

Tuttavia, alcuni settori dove l’online è ancora meno sviluppato – come Telecom (share online: 21%), Consumer Electronics (22%) e Piccolo Elettrodomestico (28%) – hanno registrato una crescita sostenuta nel primo semestre del 2018.

In Italia, la quota delle vendite online di TCG** rimane ancora bassa (12,5%) rispetto alla media europea. Nonostante questo, il trend continua ad essere positivo: +15,4% nei primi sei mesi del 2018, a fronte di un leggero rallentamento dei canali tradizionali.

La crescita delle vendite sul web riguarda tutti i comparti del TCG, ma anche nel nostro Paese ci sono settori dove la quota dell’online è più alta della media, come ad esempio il Photo (27,5%) e il Piccolo Elettrodomestico (22,8%).

Il mobile stimolerà la crescita dell’e-commerce

Per un numero crescente di consumatori, lo shopping da smartphone o tablet sta diventando il modo più diffuso di fare acquisti online. Secondo gli studi GfK, nel 2018 quasi il 50% dei consumatori di TCG pensa che “il loro dispositivo mobile sia lo strumento di acquisto più importante” (era il 40% nel 2015).

I giganti cinesi dell’e-commerce sono ben posizionati nell’area del mobile commerce, dato che gli acquisti da smartphone sono diffusi già da molti anni in Cina. Secondo le ultime rilevazioni GfK, oggi oltre l’80% dei consumatori cinesi considera i propri dispositivi mobili come il canale d’acquisto preferito di TCG.

I Retailer europei puntano sull’omnichannel

Le alleanze tra i principali attori europei saranno importanti per vincere le nuove sfide dell’online. I retailer europei potranno avere un vantaggio competitivo se punteranno su un’offerta omnicanale, investendo su nuove tecnologie, nuove offerte e sull’analisi dei big data per offrire ai loro clienti una migliore esperienza di acquisto online e offline.

Per quanto l’avvento dell’online abbia trasformato profondamente il mercato europeo dei Technical Consumer Goods, i punti vendita tradizionali non hanno perso la loro capacità attrattiva: la percentuale di consumatori che “considera i negozi fisici meno importanti del passato” è infatti rimasta invariata negli ultimi anni (43% nel 2015 e nel 2018).

 

Attraverso la metodologia Retail Panel, GfK raccoglie in maniera continuativa i dati di vendita dei Technical Consumer Goods (TCG) in oltre 75 Paesi in tutto il mondo. Il Retail Panel GfK riceve i dati di sell out da 425.000 retailer operanti su 120 diversi canali di vendita.

Note:

* Europa 18 comprende i seguenti Paesi: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Russia, Slovacchia, Spagna, Svizzera e Ucraina.

** Perimetro di riferimento: solo i canali comparabili con quelli degli altri Paesi considerati